Gardaland Resort ore 09.00, freddo. MI-VR-BS-BG-UD-VI.. targhe da tutto il nord, è la prima ufficiale, forti emozioni. Ritiro pettorali 1483-1484, vorrei vedere “Sunday Runners Bergamo” sul tesserino Fidal giornaliero ma ci tocca appartenere ai “Verona Marathon”; va beh saranno affiliati ma io sono un SR, vedrete dopo!!
Ore 10.00 parcheggio di Gardaland, ricognizione e.. in auto al caldo!! Manca più di un’ora se mi riscaldo mi stanco e poi che freddoooo..
Ore 10.30, ora ci tocca davvero, riscaldamento lento sfoggiando l’amata divisa arancione. Che noiose le altre..
Si parte, tutti in fila e.. booom lo sparo a dirci “mò so ‘x’ amari”. La mente inizia a macinare i suoi pensieri, a ragionare, ripensare, fuggire dalla lenta cadenza dei passi, ma nulla; l’emozione è forte, il leggero falsopiano ci lascia intravedere i primi atleti allontanarsi sempre più inesorabilmente, il corpo inizia a scaldarsi, i muscoli ancora tonici rispondono alla grande, “non fare lo scherzo di accelerare, non fare cagate Luca”, questo l’autocontrollo inziale.
L’allenamento pre-gara è stato scarso, l’obiettivo? Stare sotto l’ora e 55 minuti. Che facciamo? 5.30 al km fino all’ora di corsa, “staga det”. Guida Tom su e giù dai saliscendi iniziali disegnati fra gli splendidi vigneti della zona, lui ha l’ipod, io non mi dopo! e così mi è facile gestire l’andatura basandomi sulla frequenza del suo respiro.
I km passano veloci, ristori ogni 5, integratori, thè, acqua, banane. Saltiamo il primo ed ecco arrivare i 10 km, il chip fa beeeeeep e.. varcata la collina di Colà saluto un Tom che per un attimo si rifocilla ai box. Siamo solo a metà gara, i pronostici rispettati in pieno, 11 km in 58 minuti e 30 secondi. Lentamente tento di aumentare il ritmo, 5 al km, sempre e comunque sorpassato da donne di mezza età, che cariche.. Niente passeggini da Strabergamo, niente infangate, che bello l’asfalto, dicevo.., ad oggi forse no..
15 km a questo mi fermo, si eccolo lì, no dai perdo tempo, però dopo soffro, ne mancano ancora 6, dai un thè veloce senza fermarsi: ok mi fermo, ma chi me lo fa fare? Sono un SR io, integratore e banana. L’aria inizia ad essere tagliente, Giuliacci dà neve nel pomeriggio, guarda là, iniziano ad intravedersi le attrazioni, tengo il ritmo ed ai 18 si entra in Gardaland. Il GPS non mi ha mai tradito, ne mancano 3 ok, ma perché si entra di già? Si farà qualche giretto dentro e poi bona? “Ahahahah” mi fa Prezzemolo apparso in una nuvoletta, “bastardata by organizzazione” entrata e uscita di sfuggita, ritorno sul provinciale.. ancora 15 minuti, gli ultimi.., finora posso dire bene, molto bene, finora.. corro sul provinciale transennato dalla polizia locale fingendo finte smorfie di dolore ai milanesi in colonna diretti verso Riva del Garda. Ancora Prezzemolo che mi appare travestito da fantasma e mi fa “ahahahaha, povero pirla, ora le smorfie di dolore diventeranno vere!”. Cazzo non ce la faccio più, 2 km mai così pesanti, sento dolore da tutte le parti, proprio quando il paesaggio inzia a farsi bello: finale in riva al lago, non avrebbe prezzo se fossi capace di intendere!
Ultimi 800 metri si entra a Gardaland dal retro, Ramses, Space Vertigo, batto le mani ai bambini che mi buttano il palmo, musichette di Gardaland dai cazzzooo ci siamooo daiiii, pelle d’oca, passo sotto il traguardo 1h53m25s: mi auto batto le mani.
Coperta termica, medaglia, maglia ricordo, devo ammettere anche occhi lucidi, è stata la prima e si, ce l’ho fatta e mi sono divertito, sono morto ma più che mai orgoglioso di essere un SR.